Translate

Nasci solo e muori solo e nella parentesi la solitudine è talmente grande che devi condividere la vita. (Erich Fromm)

mercoledì 24 agosto 2011

Le Rose




Un giorno, una giovane donna ricevette una dozzina di rose con un biglietto che diceva: "Una persona che ti vuole bene". Senza però la firma.
 Non essendo sposata, il suo pensiero andò agli uomini della sua vita: vecchie fiamme, nuove conoscenze. Oppure erano stati la mamma e il papà? Qualche collega di lavoro? Fece un rapido elenco mentale. Infine telefonò ad un'amica perché l'aiutasse a scoprire il mistero.
 Una frase dell'amica le fece all'improvviso balenare un'idea. "Dì: sei stata tu a mandarmi i fiori?". "Sì". "Perché?"
 "Perché l'ultima volta che ci siamo parlate eri di umore nero. Volevo che trascorressi un giorno pensando a tutte le persone che ti vogliono bene".

dal libro "A volte basta un raggio di sole" di Bruno Ferrero

Opere di Zoe Mozert (1907 – 1993)


fonte

lunedì 22 agosto 2011

Buon pomeriggio!

Fa' terribilmente caldo, per rinfrescarci un po' che ne dite di "tuffarci" in queste splendide cascate fresche?










venerdì 12 agosto 2011



Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite
in cui incontriamo persone che ci fanno fremere
come ci fa fremere una bella poesia,
persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione
e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime
desiderose e impazienti una pace meravigliosa.
Forse non le abbiamo mai viste prima
e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita;
ma l’influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione
versata sul nostro malcontento,
e sentiamo il suo tocco salutare come l’oceano
sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate.
Helen Keller

mercoledì 10 agosto 2011

San Lorenzo

X Agosto
di G.Pascoli
 
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!

sabato 6 agosto 2011

Pensieri positivi -Anthony de Mello-

attrazione-09



Ogni volta che si rinuncia a qualcosa, si rimane legati per sempre all'oggetto della rinuncia.

°°°

"Mi sento bene perché il mondo va bene". Sbagliato! Il mondo va bene perché io mi sento bene.

°°°

Chiedi a una persona serena: "Perché sei felice?", e lei ti risponderà: "Perché no?".

°°°

È sbagliato pensare di poter raggiungere e afferrare la felicità.
La felicità non si può conseguire in se stessa perché non è un oggetto ma un cammino

°°°

Quando capirete che nulla può farvi del male, allora sarete veramente felici.

°°°

In questo preciso istante, hai tutto quello che ti serve per essere sereno.

°°°

Impara a essere felice incondizionatamente e non solo "a condizione" di avere questo e quest'altro!

°°°

Quando il tuo cuore sarà colmo di pace, le paure spariranno.

°°°

Per ottenere la felicità non devi fare nulla, perché la felicità è qualcosa che già possiedi.

°°°

Il deserto sboccerà improvvisamente all'amore.

°°°

Se non ti importa di essere ricco e famoso, non avrai paura di nulla, perché sarai più che soddisfatto di non essere nessuno.


-Anthony de Mello-

martedì 2 agosto 2011

Il gelato

Agosto tempo di solleone e di gelati...il mio preferito è quello al cioccolato..
Che bontà e che goduria!
Ecco la storia del gelato, trovata nel web:

  La produzione e il consumo del gelato risale ai tempi dell'antica Roma. Ma pare che anche la civiltà greca, quella araba e anche i cinesi facessero uso di tale alimento.
Naturalmente il gelato di allora era ben diverso da quello di oggi.
Ad esempio Alessandro Magno si faceva preparare un composto di frutta, spezie, miele e neve che può ritenersi un lontano antenato del gelato così come lo intendiamo oggi.
Notizie più certe riguardo il gelato si hanno a riguardo di Bernardo Buontalenti, un cuoco fiorentino, che nel 1565 riuscì a preparare una miscela simile a quella che conosciamo oggi.
Egli riuscì ad introdurre alcune tecniche di refrigerazione presso la corte di Caterina de' Medici prima ed in seguito presso il  Cafè Procope di Parigi, dove veniva servita una grande varietà di gelati.
Il successo che il Buontalenti riscosse contribuì a far diffondere in tutta Europa le botteghe dei mastri gelatai italiani.
La tecnica usata per la produzione del gelato prevedeva l'uso di un recipiente in legno riempito di ghiaccio e sale che a sua volta circondava un altro contenitore in rame che conteneva la miscela da lavorare.
Secondo altri, il gelato fu preparato per la prima volta da un certo Ruggeri, sempre di Firenze, che grazie ad un preparato che comprendeva panna, zabaione e frutta divenne ben presto famoso, tanto che fece fortuna a Parigi.
Tra le varie scuole che si sono distinte nel tempo nella fabbricazione del gelato merita senz'altro citazione quella veneta, in particolare quella del Cadore e della provincia di Belluno, che ha saputo farsi apprezzare in tutto il mondo.

e qua per voi la ricetta del gelato al cioccolato:

Un delizioso Gelato al cioccolato preparato per Voi dallo chef Davide D'arcamo
ingredienti x 6 persone: 2 dl di latte
200g di panna liquida
100g di zucchero
80g di cioccolato fondente amaro
1 uovo

PROCEDIMENTO:Fate a pezzi il cioccolato e lasciatelo fondere a bagnomaria con poco latte.
A parte sbattete l’uovo con lo zucchero e diluite quindi con il latte restante.
Aggiungete il cioccolato fuso e infine incorporate con delicatezza la panna montata .
Versate il composto nella gelatiera e fate funzionare per 35 minuti circa; se invece non disponete la gelatiera proseguite in questo modo:
dopo aver spezzettato il cioccolato e averlo lasciato fondere con il latte a bagnomaria, aggiungete poco alla volta il latte restante, la panna liquida, e continuando a girare con un cucchiaio di legno lasciate cuocere per qualche minuto.
Al primo segno di bollore versate il composto nella casseruola dove precedentemente avrete sbattuto l’uovo con lo zucchero, quindi rimettete sul fuoco per qualche minuto, mescolando di continuo.

Lasciate raffreddare fuori dal fuoco e verste il tutto nel contenitore per freezer; (possibilmente in acciaio inossidabile il contenitore) dopo circa un’ora e mezza togliete il contenitore dal freezer, il composto avrà iniziato a gelarsi sui bordi, rimescolate con molta energia per rompere gli eventuali cristalli di ghiaccio che si saranno formati;(se avete un frullatore potete utilizzarlo a bassa velocità); rimettete ancora in freezer e dopo un’ora e mezza ripetete la stessa operazione; a questo punto lasciate in freezer per due ore e dopodiché potete servire il gelato.

fonte: Davide D'arcamo



 




qui ce n'è per tutti i gusti, basta solo scegliere
http://www.njara.it/images/4.gif

lunedì 1 agosto 2011

Proverbi del mese di Agosto

Agosto ci matura il grano e il mosto.

Per il Perdon (2 agosto) si pone la zappa in un canton.


Fango di maggio, spighe d'agosto.


Chi pota di maggio e zappa d'agosto, non raccoglie né pane né mosto.


Il sol d'agosto, inganna la massara nell'orto.


Chi dorme d'agosto, dorme a suo costo.


Agosto, moglie mia non ti conosco.


Se vuoi la buona rapa, per Santa Maria (15 agosto) sia nata.


Ogni uccello, d'agosto è beccafico.


Chi non ha pane lavorato, agosto diventa maggio.


Quando piove d'agosto, piove miele e piove mosto.


Chi vuole aver del mosto, zappi le viti d'agosto.


Poco vino vendi al tino; assai mosto serba a agosto.


La prim'acqua d'agosto, il caldo s'è riposto.


Alla prim'acqua d'agosto pover'omo ti conosco (ovvero il caldo s'è riposto).


La prim'acqua d'agosto rinfresca il bosco.


Di settembre e d'agosto, bevi il vin vecchio e lascia stare il mosto.


Alla prim'acqua d'agosto, cadono le mosche; quella che rimane, morde come cane.


Chi va all'acqua d'agosto, non vuol bere il mosto .


Mostrano gli alberi nell'agosto quel che daranno poi di frutto.


Poco mosto, vil d'agosto.



fonte