Translate

Nasci solo e muori solo e nella parentesi la solitudine è talmente grande che devi condividere la vita. (Erich Fromm)

sabato 30 luglio 2011

Meno di niente



"Dimmi, quanto pesa un fiocco di neve?", chiese la cinciallegra alla colomba. "Meno di niente", rispose la colomba. La cinciallegra allora raccontò alla colomba una storia: "Riposavo sul ramo di un pino, quando cominciò a nevicare. Non una bufera, no, una di quelle nevicate lievi lievi, come un sogno. Siccome non avevo niente di meglio da fare, cominciai a contare i fiocchi che cadevano sul mio ramo. Ne caddero 3.751.952. Quando piano piano, lentamente sfarfallò giù il 3.751.953esimo - meno di niente, come hai detto tu - il ramo si ruppe...". Detto questo la cinciallegra volò via. La colomba, un'autorità in materia di pace dall'epoca di un certo Noè, rifletté un momento e poi disse: "Manca forse una sola persona perché tutto il mondo piombi nella pace?". Forse manchi solo tu.

venerdì 29 luglio 2011

La malattia più grave

 
Un giorno, a un luminare della medicina venne chiesto quale fosse la più grave malattia del secolo.
I presenti si aspettavano che dicesse il cancro o l'infarto.
Grande fu lo stupore generale quando lo scienziato rispose: "L'indifferenza!"
Tutti allora si guardarono negli occhi e ognuno si accorse di essere gravemente ammalato.
Infine gli domandarono quale ne fosse la cura.
E lo scienziato disse: "Accorgersene! "

giovedì 28 luglio 2011

Le oche

Adoro le oche, ne avevo 2, erano di mio padre e purtroppo sono morte entrambe, la femmina per una disgrazia e il maschio dopo qualche mese per malattia...l'ho curato, è migliorato ma poi è peggiorato di nuovo e non c'è stato più niente da fare....Io penso che abbia voluto raggiungere la sua compagna..mi spiace tantissimo, avevano solo 5 anni e sarebbero potute morire di vecchiaia, ma purtroppo il destino non ha voluto così...i loro nomi erano Elvira ed Elviro....la femmina era un marroncino-grigio e il maschio era bianco con gli occhi azzurri...
.









 ciao Elviro, ciao Elvira!


martedì 26 luglio 2011

UN PREMIO

E' con vero piacere che pubblico questo premio che molto gentilmente Rosetta del blog
The Romantic Rose mi ha girato.....grazie di cuore Rosetta per questa bella sorpresa che mi hai fatto, mi stai facendo iniziare la settimana alla grande!!.
Se non ho capito male, adesso dovrei scrivere 7 cose che mi descrivono...
Lasciatemi pensare....ehmmmmm.....io direi gli animali in primis, poi il disegno, la natura,il vegetarianesimo, l'ecologia, il pc e i blog di blogger con dentro tutte voi!

lunedì 25 luglio 2011

Omaggio ad Audrey Hepburn

Oggi voglio fare un omaggio a questa donna, simbolo della classe e dell'eleganza
Audrey Hepburn, all'anagrafe Audrey Kathleen Ruston (Bruxelles, 4 maggio 1929Tolochenaz, 20 gennaio 1993)



Nacque a Bruxelles come Audrey Kathleen Ruston, dall'inglese Joseph Anthony Ruston e dalla sua seconda moglie, la baronessa Ella van Heemstra, un'aristocratica olandese. Anni dopo, il padre della Hepburn aggiunse il cognome della nonna materna Kathleen Hepburn, a quello della famiglia, trasformandolo così in Hepburn-Ruston. Aveva due fratellastri, Arnoud Robert Alexander e Ian Edgar Bruce, che la madre ebbe dal suo primo matrimonio con un nobile olandese, Hendrik Gustaaf Adolf Quarles van Ufford. Tra i suoi avi, la famiglia della Hepburn contava Edoardo III d'Inghilterra e James Hepburn, quarto Conte di Bothwell, dal quale potrebbe essere discesa anche Katharine Hepburn



Cresciuta nei Paesi Bassi sotto il regime naziata, durante la seconda guerra mondiale studiò danza per poi approdare al teatro e infine al cinema.
Vincitrice di un Oscar, di tre Golden Globe, di un Emmy, di un Grammy Award, di quattro BAFTA, di due premi Tony e di tre David di Donatello, la Hepburn fu una delle figure di spicco del cinema statunitense degli anni cinquanta e sessanta.





Nel corso della sua carriera lavorò con registi come Billy Wilder, George Cukor e Blake Edwards, oltre che con attori del calibro di Gregory Peck, Humphrey Bogart, Cary Grant, Rex Harrison e William Holden, e divenne famosa grazie a ruoli come quello della Principessa Anna in Vacanze romane (1953), interpretazione che le valse l'Oscar come migliore attrice, di Holly Golightly in Colazione da Tiffany (1961) e di Eliza Doolittle nel film musicale My Fair Lady (1964). Altri importanti film cui prese parte sono Sabrina (1954), Sciarada (1963) e Come rubare un milione di dollari e vivere felici (1966).


Negli anni settanta e ottanta apparve sempre più raramente sul grande schermo, preferendo dedicarsi alla famiglia. Nel 1988 fu nominata ambasciatrice ufficiale dell'UNICEF e, da quel momento fino alla sua morte, si dedicò assiduamente al lavoro umanitario, in riconoscimento del quale ricevette nel 1992 la Medaglia presidenziale della libertà (Presidential Medal of Freedom) e nel 1993 il Premio umanitario Jean Hersholt (Jean Hersholt Humanitarian Award).
Audrey Hepburn è stata proclamata nel 1999 la terza più grande attrice di sempre dall'American Film Institute, ed ha una sua stella sull'Hollywood Walk of Fame, al 1652 di Vine Street.



domenica 24 luglio 2011

Due blocchi di ghiaccio


C'erano una volta due blocchi di ghiaccio. Si erano formati durante il lungo inverno, all'interno di una grotta di tronchi, rocce e sterpaglie in mezzo ad un bosco sulle pendici di un monte.
Si fronteggiavano con ostentata reciproca indifferenza. I loro rapporti erano di una certa freddezza.
Qualche "buongiorno", qualche "buonasera". Niente di più. Non riuscivano cioè a "rompere il ghiaccio".
Ognuno pensava dell'altro:
"Potrebbe anche venirmi incontro".
Ma i blocchi di ghiaccio, da soli, non possono nè andare nè venire. Ma non succedeva niente e ogni blocco di ghiaccio si chiudeva ancora di più in se stesso.
Nella grotta viveva un tasso. Un giorno sbottò:
"Peccato che ve ne dobbiate stare qui. E' una magnifica giornata di sole!".
I due blocchi di ghiaccio scricchiolarono penosamente. Fin da piccoli avevano appreso che il sole era il grande pericolo. Sorprendentemente quella volta, uno dei due blocchi di ghiaccio chiese:
"Com'è il sole?".
"E' meraviglioso, è la vita!" rispose il tasso.
"Puoi aprirci un buco nel tetto della tana... Vorrei vedere il sole..." disse l'altro. Il tasso non se lo fece ripetere. Aprì uno squarcio nell'intrico delle radici e la luce calda e dolce del sole entrò come un fiotto dorato.
Dopo qualche mese, un mezzodì, mentre il sole intiepidiva l'aria, uno dei blocchi si accorse che poteva fondere un po' e liquefarsi diventando un limpido rivolo d'acqua. Si sentiva diverso, non era più lo stesso blocco di ghiaccio di prima.
Anche l'altro fece la stessa meravigliosa scoperta. Giorno dopo giorno, dai blocchi di ghiaccio sgorgavano due ruscelli d'acqua che scorrevano all'imboccatura della grotta e, dopo poco, si fondevano insieme formando un laghetto cristallino, che rifletteva il colore del cielo.
I due blocchi di ghiaccio sentivano ancora la loro freddezza, ma anche la loro fragilità e la loro solitudine, la preoccupazione e l'insicurezza comuni. Scoprirono di essere fatti allo stesso modo e di aver bisogno in realtà l'uno dell'altro.
Arrivarono due cardellini e un'allodola e si dissetarono. Gli insetti vennero a ronzare intorno al laghetto, uno scoiattolo dalla lunga coda morbida ci fece il bagno. E in tutta questa felicità si rispecchiavano i due blocchi di ghiaccio che ora avevano trovato un cuore.

Bruno Ferrero:  A volte basta un raggio di sole

sabato 23 luglio 2011

Case greche

Adoro le case greche!
Quel bianco sfavillante dei muri abbinato al blu delle persiane per me ha un fascino particolare.
Ho deciso di portarvi a fare un giro tra quelle case sperando di fare una cosa a voi gradita!
Siete pronte?....via che partiamo.....

















Che meraviglia!...quel sole, quel cielo e quel mare!..un vero incanto!
BUON FINE SETTIMANA A TUTTE VOI!