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Nasci solo e muori solo e nella parentesi la solitudine è talmente grande che devi condividere la vita. (Erich Fromm)

mercoledì 16 febbraio 2011

foto di G. Colbert

"La morte è bellissima, così come è bella la vita, se sai comunicare con la morte. È bella perché è un rilassamento. È bella perché, chi muore, cade di nuovo nella fonte dell'esistenza, per rilassarsi, per riposarsi, per prepararsi a tornare di nuovo.
Nell'oceano si alza un'onda, poi ricade e poi si rialza ancora... avrà un altro giorno, vivrà ancora, con un'altra forma... per poi ricadere e svanire.
La morte è semplice svanire nella fonte. La morte è andare nel regno di ciò che non è manifesto: è addormentarsi in Dio.
Di nuovo tornerai a fiorire. Di nuovo rivedrai il sole e la luna, e di nuovo e ancora... fino a quando non diventi un testimone, fino a quando non riuscirai a morire in piena coscienza; fino a quando non sarai in grado di rilassarti in Dio consciamente, con consapevolezza.
Solo allora, non esiste ritorno: quella è una morte assoluta, è la morte suprema.
La morte comune è temporanea: tornerai a vivere ancora.
Quando un Illuminato muore, muore per sempre. La sua morte ha in sé la qualità dell'eterno...

Si dovrebbe accogliere la morte con gioia... è uno dei più grandi eventi della vita. Nella vita, esistono solo tre grandi eventi: la nascita, l'amore e la morte. La nascita, per tutti voi, è già accaduta: non potete farci più nulla. L'amore è una cosa del tutto eccezionale... accade solo a pochissime persone, e non lo si può prevedere affatto.
Ma la morte, accade a tutti quanti: non la si può evitare. È la sola certezza che abbiamo; quindi, accettala, gioiscine, celebrala, godila nella sua pienezza."

 (Osho Rajneesh)

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