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Nasci solo e muori solo e nella parentesi la solitudine è talmente grande che devi condividere la vita. (Erich Fromm)

giovedì 22 dicembre 2011

Altro menù natalizio VEG - proposto dalla LAV

pasticciere

Crostini al pate' di olive nere e sedano con purea di finocchi e patate

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Preparazione:

1. Mettere le patate della purea lavate in una casseruola, coprirle di acqua fredda e dal momento dell'ebollizione lessarle per 20-25 minuti circa fino a renderle tenere ma non sfatte.
2. Nel frattempo preparare il paté, pulire il sedano conservando anche le foglie, lavarlo e tritarlo, sbucciare l'aglio e schiacciarlo, snocciolare le olive e metterle in una piccola casseruola dal fondo spesso insieme alla buccia di arancia sbucciata sottilmente evitando la parte bianca, aggiungere l'aglio schiacciato, il sedano tritato e 3 cucchiai d'olio d'oliva lasciando rosolare il tutto per 10 minuti a fuoco basso.
3. Alzare la fiamma, bagnare con il vino bianco lasciandolo evaporare, pepare a piacere, lasciare intiepidire, eliminare la buccia d'agrume insieme all'aglio e passare al setaccio o frullare il tutto, preparare il prezzemolo tritato e aggiungerlo alle olive.
4. A parte mondare i finocchi dalle sommità barbose (conservar ei ciuffetti verdi per la decorazione) e dalla foglia esterna più dura e fibrosa, dividerli a metà, lavarli e tagliarli in sottili spicchi.
5. Sbucciare la cipolla e tagliarla in spicchi simili ai finocchi, metterle in una padella dal fondo spesso e rosolarla inizialmente con 3-4 cucchiai di olio d'oliva per 5 minuti, aggiungere i finocchi e le foglie di alloro lavate, salare, coprire e cuocere per 10-15 minuti circa fino a rendere teneri i finocchi.
6. Eliminare le foglie di alloro e frullare finocchi e cipolle solo per il tempo necessario a ridurli in crema, non eccedere con la frullatura, sbucciare le patate ancora calde e passarle allo schiacciapatate raccogliendo la purea in una pentola, aggiungere la purea di finocchi e lasciare asciugare sul fornello a calore minimo per 5 minuti regolando di sale e insaporendo con noce moscata a piacere.
7. Spremere la purea calda in alcune ciotoline decorando con i ciuffetti verdi tenuti da parte, lasciare al naturale o tostare a piacere le fette di pane, spalmarle con il paté di olive nere e accompagnare la purea di finocchi.


pasticciere

Gnocchetti saraceni alla salvia con crema di zucca
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Preparazione:

1. Lavare e asciugare le foglie di salvia, tritarle finemente e mescolarle subito con le due farine e un pizzico di sale, mettere a fontana il tutto e impastare versando l'acqua sufficiente a ottenere un pasta molto morbida, avvolgerla con un panno e lasciarla riposare in frigorifero per 30 minuti.
2. Nel frattempo tagliare la zucca pulita in piccoli cubetti, sbucciare le cipolle, affettarle e metterle in una padella insieme a 4 cucchiai di olio, rosolarle per 10 minuti.
3. Aggiungere la zucca e le foglie di alloro lavate, salare, coprire e cuocere per 15 minuti circa versando se serve un poco di acqua.
4. Prendere un pezzo di impasto alla volta, arrotolarlo sul tavolo dandogli la forma di un grissino, tagliarlo sottilmente formando dei piccoli chicchi piatti da infarinare con cura e sistemare su un vassoio.
5. Lessare i gnocchetti freschi in abbondante acqua bollente salata per 10 minuti, nel frattempo togliere le foglie di alloro dalla zucca e frullarla con un frullatore a immersione versando l'acqua di cottura dei gnocchetti sufficiente a ottenere una crema molto fluida e morbida da aromatizzare con una macinata di noce moscata.
6. Stendere la crema di zucca nei piatti e sopra adagiarvi i gnocchetti scolati con una schiumarola, completare con una macinata di pepe rosa e servire.

pasticciere

Barchette di patate dorate con farcia di noci e ceci al pomodoro

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Preparazione:

1. Sbucciare le patate e lavarle, sezionarle a metà per il lungo e con un coltellino scavarle con attenzione dalla polpa centrale formando delle barchette vuote, tenersi a ½ cm almeno dal bordo e dal fondo per non rischiare di rompere le patate.
2. Condirle con il rosmarino tritato, un pizzico di sale e qualche cucchiaio di olio, disporle in una teglia e cuocerle nel forno caldo a 190 gradi per 15 minuti circa fino a renderle croccanti esternamente e morbide internamente, recuperare la polpa scavata e cuocerla a vapore per circa 10 minuti fino a renderla tenera.
3. Nel frattempo sbucciare gli scalogni e tagliarli a spicchi, metterli in una casseruola insieme ai gherigli di noce, 3 cucchiai di olio e le foglie di alloro ben lavate, coprire e rosolare per 10 minuti circa mescolando ogni tanto.
4. Togliere le foglie di alloro dal soffritto e frullarlo, aggiungere il tofu tagliato in piccoli cubetti e la polpa delle patate cotta a vapore, frullare nuovamente e formare una crema mediamente densa da regolare di sale.
5. Farcire con questa crema le barchette di patate e scaldarle brevemente in forno, a parte sbucciare e tritare l’aglio, rosolarlo velocemente con 2 cucchiai di olio, aggiungere i ceci e insaporirli per 5 minuti, unire la salsa di pomodoro e una punta di buccia di limone grattugiata lasciando insaporire per 2-3 minuti.
6. Completare i ceci con il prezzemolo, decorare le barchette con altri gherigli di noce e accompagnarle con il contorno di ceci caldo.

pasticciere

Dessert di cachi con melagrana all'anice e fondente

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Preparazione:

1. Sgranare i chicchi di melagrana, metterli in una ciotola e condirli con lo zucchero bianco e il liquore, lasciarli macerare al fresco per 30 minuti.
2. Portare a ebollizione l'acqua con lo zucchero di canna, abbassare la fiamma, aggiungere l'agaragar e sempre mescolando lasciare bollire lentamente per 3-4 minuti.
3. Frullare la polpa di cacao per il minor tempo possibile, deve semplicemente diventare una crema uniforme senza spappolarsi troppo e diventare eccessivamente liquida.
4. Aggiungere lo sciroppo addensato ai cachi mescolando con cura, mettere i chicchi di melagrana sul fondo di 4 formine in terracotta leggermente bagnate, versare in parti uguali la crema di cachi e lasciare rassodare in frigorifero per 2 ore.
5. Bagnare la parte esterna delle formine, capovolgere la centro dei piatti, decorare con il cioccolato ridotto in scaglie e servire.


giuseppe-capano.cucina-naturale.it/
cucina e salute.com



pasticciere

domenica 18 dicembre 2011

Casette innevate

Natale si avvicina, cosa c'è di meglio in questo periodo di tante belle casette innevate?








Buon inizio di settimana a tutte voi!!

sabato 17 dicembre 2011

Pensiero del giorno

"Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d'acqua nel becco. "Cosa credi di fare?" chiese il leone. "Vado a spegnere l'incendio!" Rispose il piccolo volatile. "Con una goccia d'acqua?" Disse il leone con un sogghigno di irrisione. Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose: "Io faccio la mia parte!"


venerdì 16 dicembre 2011

La tradizione del Vischio

vischio-bacche


Il rametto di vischio, che durante le feste natalizie appendiamo agli usci delle case, viene considerato un amuleto portafortuna. Bisogna raccoglierlo ma non con la mano sinistra: un tempo si faceva cadere colpendolo con un bastone o una freccia e si doveva afferrarne il cespo al volo prima che toccasse terra. Tutta questa supersitizione è ispirata al simbolismo di questa pianta semiparassita e sempreverde che vive sui rami del pino silvestre, del melo e del pero, ma anche della quercia.
Secondo un'altra credenza, se si passa in coppia sotto un cespetto di vischio. ci si deve baciare: se una ragazza non riceve questo bacio rituale non si sposerà nell'anno successivo. Nella notte del 6 gennaio, in Inghilterra. per scongiurare il pericolo di rimanere zitelle, se ne deve bruciare il mazzo che ha addobbato la casa durante le feste natalizie.
Queste tradizioni provengono direttamente dai Celti che consideravano il vischio donato dagli dei poiché non aveva radici e cresceva come parassita sul ramo di un'altra pianta. Si diceva che nascesse là dove era caduta la folgore: simbolo di una discesa della divinità, e dunque di immortalità e rigenerazione. "I Druidi non considerano niente di più sacro del vischio e dell'albero su cui esso cresce, purché si tratti di un rovere" scriveva Plinio il Vecchio. "Scelgono come sacri i boschi di rovere in quanto tali, e non compiono nessun rito religioso se non hanno fronde di quest'albero, tanto che il termine Druidi può sembrare di derivazione greca. In realtà essi ritengono tutto ciò che nasce sulle piante di rovere come inviato dal cielo, un segno che l'albero è stato scelto dalla divinità stessa. Peraltro il vischio di rovere è molto raro a trovarsi e quando viene scoperto lo si raccoglie con grande devozione: innanzitutto al sesto giorno della luna (che segna per loro l'inizio del mese, dell'anno e del secolo, ogni trent'anni) e questo perché in tale giorno la luna ha già abbastanza forza e non è a mezzo. Il nome che hanno dato al vischio significa, che guarisce tutto. Dopo aver apprestato secondo il rituale il sacrificio e il banchetto ai piedi dell'albero, fanno avvicinare due tori bianchi ai quali per la prima volta vengono legate le corna".
Il capo dei Druidi coglieva il vischio con una falce d'oro; gli altri Druidi, vestiti di tuniche bianche, la mettevano in un bacile d'oro che esponevano poi alla venerazione del popolo. Essi attribuivano al vischio numerose proprietà curative: lo immergevano nell'acqua che distribuivano a chi la desiderava per guarire da qualche male o per preservarsi da future malattie o sortilegi. "Ritengono che il vischio, preso in pozione, - continuava scetticamente lo scrittore latino - dia la capacità di riprodursi a qualunque animale sterile e che sia un rimedio contro tutti i veleni: così grande è la devozione che certi popoli rivolgono a cose per lo più prive d'importanza".
"Questa congettura - scrive Frazer nel Ramo d'oro - è confermata dal nome di scopa del fulmine che vien dato al vischio nel cantone svizzero di Argau, perché questo epiteto implica chiaramente la stessa connessione tra il parassita e il fulmine; anzi la scopa del fulmine è un nome comune in Germania per ogni escrescenza cespugliosa o a guisa di nido che cresca su un ramo perché gli ignoranti credono realmente che questi organismi parassitici siano un prodotto del fulmine. Se vi è una qualche verità in questa congettura, la vera ragione per cui i Druidi adoravano un albero portante il vischio più di tutti gli alberi della foresta, era la credenza che ciascuna di quelle querce non fosse stata colpita dal fulmine ma portasse sui rami una visibile emanazione del fuoco celeste; così che tagliando il vischio coi mistici riti si procuravano tutte le proprietà magiche del fulmine".
Le usanze druidiche continuarono in Francia anche dopo la sua cristianizzazione, tant'è vero che ancora nel quindicesimo secolo la gente partecipava a una cerimonia che, detta guilanleuf o auguilanneuf (vischio dell'anno nuovo), ricordava quella druidica.
Di vischio vi sono tanti tipi; i più diffusi hanno bacche giallo-biancastre mentre quello della quercia, molto più raro e per questo apprezzato dai Celti, le ha giallastre. "Forse il nome può derivare - congettura il Frazer - dal ricco color d'oro che assume un ramo di vischio qualche mese dopo essere stato tagliato: tutto il ramo sembra effettivamente un ramo d'oro. I contadini bretoni attaccano dei grandi mazzi sulle facciate delle loro case e al mese di giugno questi mazzi sono impressionanti per lo splendore dorato del fogliame”.
Se il vischio raccolto in un solstizio scopre l'oro, è evidentemente della stessa natura del sole, che a sua volta è "il fuoco celeste", la manifestazione visibile della divinità suprema. "Se si credeva - commenta Frazer - che il ramo giallo e secco del vischio nei tristi boschi dell'autunno contenesse la semenza del fuoco, un viaggiatore sperduto nelle tenebre sotterranee quale migliore compagno poteva portar seco d'un ramo che serviva da lampada, per rischiarare i suoi passi, e da bastone fra le sue mani? Armato di esso poteva arditamente affrontare gli spaventosi spettri che gli avrebbero attraversato la strada nel suo avventuroso viaggio. Così quando Enea lasciando la foresta arriva alle sponde dello Stige, che serpeggia lentamente per la palude infernale, e il selvaggio nocchiero gli rifiuta il passaggio nella sua barca, egli non deve far altro che togliere dal seno e mostrargli il ramo d'oro e il fanfarone a quella vista, si calma subito e accoglie amabilmente l'eroe nella sua fragile barca che si immerge profondamente nell'acqua sotto l'insolito peso di un uomo vivo. Anche in epoca recente, come abbiamo visto, si è considerato il vischio come una protezione contro le streghe e gnomi, ed è perciò naturale che gli antichi gli abbiano attribuito la stessa virtù magica. E se il frutto parassita può, come credono alcuni nostri contadini, aprire tutte le porte, perché non sarebbe potuto essere un “Apriti, Sesamo!” nelle mani di Enea per schiudere le porte della morte?”

fonte

martedì 13 dicembre 2011

Ricette di Natale vegan, senza crudeltà!


Un gustoso menu di Natale 100% vegetale, ricco, invitante e facile da preparare!

Ecco una proposta di un gustoso menu di Natale con ingredienti 100% vegetali. Si tratta di ricette gustose e ricche, per preparare un menu completo, dall'antipasto al dolce, "buone" in tutti i sensi: buone come sapore, e buone perché non uccidono nessuno, e consentono a tutti di avere un "Buon" Natale.

Le ricette sono tratte dal sito VeganHome, e sono quelle che gli utenti del forum hanno proposto nel corso del tempo, quindi tutte collaudate di persona e apprezzate da molti!

Menu di Natale


 Antipasti:
Insalata russa
Strudel di carciofi

Primo:
Lasagne al radicchio

Secondo:
Involtini di frutta secca

Contorni:
Millefoglie di patate e funghi
Insalata di fagiolini e anacardi

Dolci:
Torta cioccolato e arancia
Biscotti alle arachidi

Tutte le dosi si intendono per 5 persone, tranne la torta al cioccolato che è per 8 persone. 


Antipasto: Insalata russa

Ricetta di: Lia78;
Difficoltà: Facile; Tempo: 40 minuti

Ingredienti

150 g di patate
100 g di carote
100 g di piselli
mezzo cucchiaio di capperi

Per la maionese:
100 ml latte di soia non dolcificato
un quarto di limone spremuto
2 cucchiaini di senape
2 pizzichi di sale
olio di mais q.b.

Preparazione

Fate bollire o meglio ancora cuocete al vapore patate e carote. Una volta cotte e raffreddate, tagliatele a cubetti il più regolari possibili. E' bene che le verdure siano tagliate dopo la cottura, e non prima, altrimenti assorbirebbero troppo acqua. A parte cuocete i piselli in acqua salata, scolandoli al dente.
Nel frattempo preparate la maionese: si mettono tutti gli ingredienti, tranne l'olio, nel bicchiere del minipimer, e si inizia a frullare. Si aggiunge l'olio a filo, ma si può anche aggiungerne un po', frullare, fermarsi, aggiungerne un altro po', frullare, fermarsi (conviene fare così perché altrimenti non si riesce a tenere fermo il bicchiere mentre si frulla). Il minipimer va usato muovendolo in verticale, in modo da mixare bene. L'olio va aggiunto fino a che la maionese raggiunge la consistenza desiderata, più la si vuole densa, più si aggiunge olio. Mettendolo un po' alla volta ci si può fermare quando si vuole. In questao caso serve una maionese dalla consistenza piuttosto soda, dovrete probabilmente aggiungere più olio del normale.
Mescolate le verdure a cubetti, aggiustate di sale, condite con i capperi dissalati e finemente tritati e 3/4 della maionese. Con la maionese rimanente, ricoprite in modo uniforme la superficie dell'insalata russa. Decorate a piacere con olive, cetriolini, o altri sottaceti.

Fonte: VeganHome.it - http://www.veganhome.it/ricette/antipasti/insalata-russa/

Antipasto: Strudel di carciofi

Ricetta di: CristinaM
Difficoltà: Facile; Tempo: 30 minuti

Ingredienti

8 carciofi
un rotolo di pasta sfoglia vegan
un mazzetto di prezzemolo
uno spicchio d'aglio
una manciata di pangrattato
un limone
olio extravergine di oliva

Preparazione

Pulire i carciofi, tagliarli in 4 spicchi, togliere la peluria all'interno e metterli in acqua e limone, così non anneriscono. Scaldare l'olio e farvi saltare i carciofi per qualche minuto girandoli continuamente, bagnarli con mezzo bicchiere d'acqua, mettere il coperchio e farli cuocere per pochi minuti in modo che restino al dente.
Tritare il prezzemolo e l'aglio e aggiungerli ai carciofi prima di toglierli dal fuoco. Lasciarli raffreddare (si possono preparare anche la sera prima).
Circa tre quarti d'ora prima di andare in tavola, scaldare il forno a 180 gradi, allargare sul tavolo il foglio di pasta, spolverizzarlo con il pangrattato, mettervi i carciofi, badando di prenderli asciutti, senza il loro eventuale sugo di cottura.
Arrotolare la pasta, come per un normale strudel, bucherellare la superficie con uno stecco di legno appuntito e praticarvi due o tre tagli trasversali, spennellare la superficie con l'olio d'oliva, sistemarlo su una placca da forno ricoperta con carta forno e infornare per 20 minuti. Spegnere il forno e lasciar cuocere per altri 10 minuti. Servire a temperatura ambiente tagliato a fette.

Fonte: VeganHome.it - http://www.veganhome.it/ricette/pizze-focacce/strudel-carciofi/

Primo: Lasagne al radicchio

Ricetta di: fiordaliso09;
Difficoltà: Media; Tempo: 105 minuti

Ingredienti

3 cespi grossi di radicchio rosso
300 grammi di lasagne di grano duro (non all'uovo), meglio se integrali
3 cipolle medie
1 litro circa di besciamella
olio extravergine di oliva
sale e pepe
dado vegetale in polvere
pangrattato
lievito alimentare in scaglie (si trova nei negozi biologici e nelle erboristerie)

Preparazione

In una padella capiente fare stufare lentamente le tre cipolle tagliate a fettine con 3 cucchiai di olio extravergine; devono ammorbidirsi bene senza bruciacchiare, pertanto tenere la fiamma non troppo alta. Nel frattempo lavare e tagliare a listarelle il radicchio e preparare la besciamella, seguendo la ricetta riportata sotto.
Quando le cipolle sono pronte (ci vorranno 10 minuti circa), aggiungere nella stessa padella il radicchio tagliato a listarelle e girare bene finché non appassisce; aggiungere sale e pepe e un cucchiaino raso di dado vegetale in polvere, se lo si gradisce. Non esagerare con la cottura, deve solo appassire e diminuire di volume, poi continuerà la cottura in forno, l'importante è che non ci sia acqua sul fondo della padella.
Far bollire mezzo bicchiere d'acqua e sciogliervi un po' di dado vegetale in modo da costituire del brodo vegetale.
Preparare una teglia per lasagne e mettere sul fondo olio extravergine e besciamella, quindi stendere il primo strato di lasagna senza procedere con la precottura, nemmeno se integrale. Distribuire sulla sfoglia un cucchiaio di brodo vegetale in modo da inumidirla, quindi versare a cucchiaiate il radicchio distribuendolo bene e sopra questo mettere un bello strato di besciamella; proseguire in questo modo fino alla fine delle sfoglie di lasagna. Sull'ultimo strato mettere due cucchiai di brodo per inumidire anziché uno, quindi cospargere bene di pangrattato, lievito e infine un pochino di olio extravergine.
Cuocere a 200 gradi per 40 minuti,tenendo coperto con carta stagnola fino a 15 minuti prima.

Per la preparazione della besciamella fatta in casa:

Ingredienti

1 litro di latte di soia al naturale, non dolcificato
8 cucchiai di olio extravergine d'oliva (o 70 g di burro di soia o margarina vegetale)
4 cucchiai di farina
1 cucchiaino di dado vegetale in polvere
noce moscata, sale, pepe

Preparazione

Il segreto per fare la besciamella senza grumi sta nel miscelare la farina con l'olio PRIMA di aggiungere il latte.
Quindi: mettete l'olio in un pentolino, fate scaldare e poi versatevi la farina. Mescolate velocemente con un cucchiaio di legno, per circa un minuto, finché otterrete un impasto denso e omogeneo. A questo punto, lasciando la pentola sul fuoco (medio-basso) aggiungete il latte di soia pochissimo per volta, sempre continuando a mescolare. In questo modo non si formeranno grumi.
Versato tutto il latte, aggiungete il dado vegetale, 2 pizzichi di sale, un po' di pepe, e abbondante noce moscata grattugiata.
Continuate a mescolare, a fuoco basso, finche' si addensa (circa 5 minuti). Assaggiate per sentire se serve ancora sale o noce moscata. Potete anche aggiungere ancora olio, se vi piace. Quando è abbastanza densa, spegnete il fuoco e lasciate ancora 5 minuti a pentola coperta in modo che solidifichi ancora.

Fonte: VeganHome.it - http://www.veganhome.it/ricette/primi/lasagne-radicchio e http://www.veganhome.it/ricette/preparazioni-base/besciamella/

Secondo: Involtini di frutta secca

Ricetta di: CristinaM;
Difficoltà: Media; Tempo: 40 minuti

Ingredienti

60 g di anacardi
60 g di arachidi
60 g di noci sgusciate
60 g di mandorle
60 g di nocciole
60 g di pistacchi
60 g di pinoli
5 cucchiai colmi di pangrattato
una cipolla bianca media
due carote medie
un cespo di lattuga "Pan di zucchero" di grandezza media
sugo di pomodoro al basilico
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
un dado per brodo vegetale

Preparazione

Mettere nel mixer, con il coltello per grattugiare, le carote e tutta la frutta secca. Grattugiare e mettere da parte. Pelare la cipolla, tagliarla in quarti, metterla nel mixer, con il coltello normale, aggiungere il pangrattato e frullare.
Riunire nella ciotola la frutta secca e la cipolla con il pangrattato, mescolare bene.
Mettere a bollire un litro d'acqua con il dado.
Nel frattempo staccare le foglie dalla lattuga, scegliendo le più grandi e belle, lavarle e quando il brodo bolle, tuffarle nella pentola per pochissimi minuti, solo per ammorbidirle, ma senza cuocerle. Scolare le foglie (conservando il brodo), distenderle su un canovaccio per asciugarle un po'.
Dividere il composto di frutta secca in 10 porzioni, prendere una foglia, porvi una porzione di composto; se fosse troppo asciutto bagnarlo con un po' del brodo vegetale messo da parte. Ripiegare i bordi laterali della foglia sul composto e poi arrotolare il tutto formando così gli involtini.
Scaldare l'olio nella pentola, porvi gli involtini facendoli dorare leggermente su entrambi i lati, coprirli con il brodo vegetale e farli cuocere a pentola coperta per una ventina di minuti; quando sembrano cotti sistemarli su un piatto da portata, ricoprire ogni involtino con una cucchiaiata di sugo di pomodoro un po' riscaldato e servire.

Fonte: VeganHome.it - http://www.veganhome.it/ricette/secondi/involtini-frutta-secca/

Contorno: Millefoglie di patate e funghi


Ricetta di: Lifting_Shadows;
Difficoltà: Facile; Tempo: 45 minuti

Ingredienti

450 g di patate
150 g di funghi misti surgelati
40 g di panna di soia
mezza cipolla
olio evo
20 g di prezzemolo tritato

Preparazione

Lavare le verdure e pulirle.
Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Portate a ebollizione un litro di acqua salata con un cucchiaio d'olio.
Nel frattempo tagliate le patate a lamelle sottili e versatele nell'acqua bollente per un minuto. Scolatele e fatele asciugare molto bene su carta assorbente.
Scaldate l'olio in una padella, unite i funghi e la cipolla finemente tritata. Lasciate cuocere cinque minuti, quindi aggiungete sale e prezzemolo.
Ungete una pirofila e formate un primo strato di patate. Proseguite con uno strato di funghi, uno di panna e ricominciate con le patate, fino ad esaurire gli ingredienti, terminando con le patate. Infornate trenta minuti in forno caldo a 220 gradi
A scelta potete cospargere l'ultimo strato di patate con noci di margarina.

Fonte: VeganHome.it - http://www.veganhome.it/ricette/secondi/millefoglie-patate-funghi/

Contorno: Insalata di fagiolini e anacardi

Ricetta di: Lia78;
Difficoltà: Facilissima; Tempo: 30 minuti

Ingredienti

500 g di fagiolini
anacardi
olio extra vergine d'oliva
aceto balsamico

Preparazione

La preparazione è molto semplice: lavate e spuntate i fagiolini e lessateli in abbondante acqua salata. I fagiolini rimarranno più verdi se li immergete nell'acqua dopo averla portata ad ebollizione. Lessateli per 15-20 minuti o fino al punto di cottura desiderato (quando si spezzano facilmente con le mani, dovrebbero essere morbidi). Non lasciateli troppo croccanti.
Nel frattempo, tostate brevemente in padella gli anacardi, facendo attenzione a non farli bruciare. Condite i fagiolini con olio e sale. Prima di portare in tavola, aggiungete gli anacardi spezzettati e un filo di aceto balsamico.

Fonte: VeganHome.it - http://www.veganhome.it/ricette/contorni/insalata-fagiolini-anacardi/

Dolce: Torta cioccolato e arancia

Ricetta di: acomeassenzio;
Difficoltà: Media; Tempo: 70 minuti

Ingredienti per 8 persone

80 g di margarina non idrogenata
120 g di zucchero
un'arancia
200 g di farina rinforzata (manitoba o 00+maizena)
100 g di cacao amaro
200 g di latte di soia
una bustina di lievito vanigliato per dolci
un cucchiaio abbondante di aceto (di vino bianco o di mele)
un barattolo di marmellata di arance amare
3 cucchiai di zucchero a velo
un cucchiaio di cannella in polvere

Preparazione

Grattugiare la scorza di un'arancia, e poi spremerla e tenere da parte il succo. Montare la margarina con lo zucchero e la scorza dell'arancia a crema, poi unire la farina, il lievito, l'aceto e il cacao e iniziare a lavorare con la frusta mentre si aggiunge il latte di soia. Farsi venire un avambraccio da tennista per amalgamare benissimo il composto con la frusta. Intanto accendere il forno (se termoventilato è meglio) a 200 gradi
Ungere e infarinare una teglia, metterci il composto e mettere in forno, per i primi 10 minuti a 190 gradi poi per il resto della cottura abbassarlo a 170 gradi Per controllare la cottura infilzare la torta con uno stecchino e vedere quando è asciutto. Sfornare appena cotta e lasciarla raffreddare bene.
Quando è ben fredda tagliarla in due dischi stando attenti a non frantumarla, e farcirla con la marmellata di arance amare.
A parte in un pentolino preparare la glassa, mettendo sul fuoco il succo dell'arancia spremuta prima, la cannella e lo zucchero a velo, rimescolando di continuo, finché non si restringe e diventa colloso.
Con un pennellino ricoprire la superficie della torta con la glassa e... buon appetito!

Fonte: VeganHome.it - http://www.veganhome.it/ricette/dolci/torta-cioccolato-arancia/

Dolce: Biscotti alle arachidi

Ricetta di: Suffi;
Difficoltà: Facile; Tempo: 45 minuti

Ingredienti

250 g di farina
100 g di margarina
60 ml di latte di soia
2 cucchiai di burro d'arachidi
4 cucchiai di malto di mais
2 cucchiaini di lievito per dolci
30 g di cioccolato fondente
30 g di arachidi sgusciate

Preparazione

Far sciogliere la margarina e unirla alla farina e al latte; impastare bene e aggiungere il malto e il burro d'arachidi, il lievito, la cioccolata tagliata a pezzetti e 20 g di arachidi divise a metà. Con l'impasto ottenuto formare i biscotti, dando loro forma rotonda e piatta. Disporli su una teglia coperta con carta da forno, decorarli in superficie con le arachidi rimaste e cuocere in forno a 160 gradi per 20 minuti.

Fonte: VeganHome.it - http://www.veganhome.it/ricette/dolci/biscotti-arachidi/

Per saperne di più sulla scelta vegetariana e vegan, che salva animali, l'ambiente e la tua salute, fai riferimento al sito VegFacile.info "per diventare vegan passo passo... in modo facile!": www.vegfacile.info/

mercoledì 7 dicembre 2011